Mi ero ripromessa da tempo di scrivere questo post, in
occasione del secondo mese dell’anno, il “mese dell’amore” come qualcuno lo
definisce, ma essendo anche IL MIO mese perché ricco di avvenimenti (come il
mio compleanno) e anniversari (intrisi d’amore), mi sono ridotta a oggi,
all’ultimo giorno del mese. Direte: domani è l’ultimo, ma visto che io sono
alquanto scaramantica, preferisco postare oggi questo mio pensiero sull’AMORE.
L’amore. Probabilmente una delle parole più abusate al
mondo, spesso usata impropriamente. Di per sé è una parola che ha moltissimi
significati e moltissime forme, però ritengo che al giorno d’oggi spesso si
rischi di dimenticarsi che l’amore, comunemente, è un sentimento che si prova
verso qualcuno piuttosto che verso qualcosa. Ritengo
che troppo spesso si parli di amore per la famiglia, amore per la
patria, amore per l’ambiente, amore per gli animali… ma l’amore "vero"?! Quel
sentimento intenso e profondo, impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona.
Dici amore e ognuno di noi pensa a quel lui o a quella lei che si vorrebbe
avere accanto a se o a quel/la lui/lei che, quando si è veramente fortunati, si
ha già vicino. L’amore non fa parte della mente, ma del cuore. Non può essere
controllato, non può essere manovrato.
Se ci pensiamo per un attimo l’amore fa parte di tutte le
nostre giornate, continuamente. Perché l’amore è qualcosa di speciale, un dono che
riempie la nostra vita e talvolta addirittura è ciò che le dà un senso.
Amore è quella sensazione che ci fa sentire bene quando
apriamo gli occhi al mattino e il primo pensiero è lui/lei…
Amore è trovare il suo buongiorno sul cellulare, sapere di
essere stati il suo primo pensiero la mattina…
Amore è sognare ad occhi aperti, immaginando situazioni e
discorsi tanto desiderati (e che in alcuni casi mai si avvereranno)…
Amore è ritrovarsi tra le mani una sua fotografia o una
lettera (fortunato chi nell’era del computer e delle mail ancora le riceve) ed
emozionarsi come la prima volta che l’abbiamo vista o letta, come se il tempo non
fosse mai passato…
Amore è fare davvero tutto per stare con lui/lei,
per parlare con lui/lei, per guardarlo/a negli occhi anche solo per un
secondo…
Amore è morire al solo pensiero che un altro possa stare al posto tuo…
Amore è capire che non hai sofferto inutilmente quando, dopo
tante lacrime, lui o lei è di nuovo accanto a te…
Amore è quella sensazione di camminare a un palmo da terra, vedere tutto
rosa e fiori e sentirsi in pace con il mondo…
Quando si è innamorati, si vede. E tipico dell’essere innamorati è anche
il sognare ad occhi aperti, il fantasticare sul grande amore, dove le emozioni
prevalgono sulla razionalità.
Infatti
secondo ricerche scientifiche con i sogni ad occhi aperti possiamo
prefigurarci degli scenari incredibili, senza correre alcun rischio. È
importante che i pensieri vaghino liberamente, per differenziare questa
attività dal pensiero cosciente che si ha con la progettazione.
Fantasticare poi, spesso è un momento di evasione, di relax, un modo per scaricare le tensioni a patto di avere come riferimento noi stessi e immaginarci con le nostre caratteristiche senza attribuirci pensieri e emozioni diverse, che non ci rappresentano.
Fantasticare poi, spesso è un momento di evasione, di relax, un modo per scaricare le tensioni a patto di avere come riferimento noi stessi e immaginarci con le nostre caratteristiche senza attribuirci pensieri e emozioni diverse, che non ci rappresentano.
L’amore dovrebbe quindi essere considerato come il
sentimento più bello in assoluto, anche se molte volte è considerato
il più brutto. Perché come in tutte le cose, anche per l’amore c’è il
risvolto della medaglia. Forse perché è quello che più ci fa soffrire, quello
che ci riempie la testa di domande, che crea anche sofferenza fisica. Quel
sentimento che durante i vagabondaggi della mente ritorna a
ripercorrere episodi spiacevoli ed emozioni negative vissute nel passato e che ci fa chiedere cose come: “Cos’ho io di sbagliato? Cosa c’è
che non va in me?” e ci fa sentire cosi male, cosi annullati, cosi inutili, così
soli che ognuno di noi almeno una volta nella vita pensa che vorrebbe non aver
mai provato l’amore.
Eppure, anche quando si soffre per amore, perché si va a
cercare proprio questo sentimento attraverso i suoi più svariati utilizzi?
Perché iniziamo a guardare film d’amore, ascoltare canzoni d’amore soprattutto
struggenti e magari ci commuoviamo?
Parole e note che si intrecciano e creano
qualcosa di straordinario che può sconvolgerci completamente e farci pensare a
quell’amore troppo grande, non corrisposto, tradito, sofferto, complicato o
irraggiungibile?!?
Eppure la verità è che anche se tutto va bene nella propria
storia d’amore, tendiamo (soprattutto noi donne) ad avere un’anima sognatrice
ed è anche grazie ai film o ai romanzi d’amore che evadiamo dalla realtà, perché questi
danno materiale ai sogni come nient’altro.
E
forse è proprio perché dietro le apparenze è l’Amore che conta e allora, per
dirla con una citazione d’autore «Quando
l'amore vi chiama, seguitelo, anche se le sue vie sono ardue e ripide.» (K.
Gibran)
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