giovedì 22 ottobre 2015

COSI non si fa, Fabrizio

E’ il 22 ottobre ed è giovedì. In apparenza un giorno come un altro, senza grandi eventi.
Non è un bel periodo questo perché se 8 anni fa il diavolo cancro era uscito dalla porta, da qualche mese è rientrato dalla finestra acchiappando un’altra persona che presto ci lascerà.
Non li ha mai conosciuti ma presto il papà di Marino potrà incontrare i miei genitori e tutti insieme dall’alto ci guarderanno e ci accompagneranno.

Non sono quindi giornate facili e i cuori portano già un certo peso, però, dato che nessuno sa quanto gli è dato ancora da vivere, la vita va avanti e si cerca sempre di trarre il meglio da ogni singolo giorno che ci è concesso.

Come ogni mattina apro il frigorifero e, sarà un caso o davvero qualcosa di superiore a noi (sesto senso? Un messaggio divino?), il mio primo pensiero va a Fabrizio. Da un lato sorrido, dall’altro mi domando perché mio marito ha accettato da lui questa enorme forma di formaggio grana che da qualche giorno occupa il ripiano basso del frigorifero.
Proprio l’altro giorno Fabrizio ci ha detto che non l’avremmo tenuto a lungo, forse consumato alla prossima missione, ma tutti i giorni continuo a pensare che manca ancora troppo tempo e che dobbiamo trovare una soluzione alternativa.
Sarà quindi un caso che da domenica scorsa penso a Fabrizio ogni volta che apro il frigorifero?
Adesso, dodici ore dopo, mi viene da pensare che invece potesse essere un segnale.
Esattamente come il messaggio pieno di affetto che giusto ieri lui aveva scritto a Marino.
Gliel’ha detto per tempo che lo considerava come un fratello minore e che gli voleva un mondo di bene. E questa è una grande ricchezza, Marino.
Non tutti ti hanno visto e sentito così di recente. Me compresa. E sicuramente perché non sono né una runner, né purtroppo la persona più attiva all’interno del gruppo dei Podisti da Marte.

E difatti è proprio da Marino che vengo a sapere cosa ti è successo. Appena alle 9 di mattina hai saputo sconvolgere la mia giornata, Fabrizio. Cose COSI non si fanno.
Sto chiacchierando con una collega quando mi arriva la notifica del nuovo stato facebook di mio marito.
Leggendolo velocemente colgo solo tre parole: “Fabrizio” – “non ci sei più” – “volevo bene”
Subito penso a uno scherzo… scritto così poteva anche sembrarlo.
Ma qualcosa mi dice di rileggerlo bene e… la giornata da tranquilla e “senza grandi eventi” si trasforma in tragedia.
Dire che sono sempre i migliori che se ne vanno troppo presto sembra una frase fatta, di circostanza, ma questa volta è proprio COSI’. 

Che poi, caro Fabrizio, oggi mi hai fatto odiare il mio lavoro più che mai.
Hai idea di cosa significhi lavorare sui social e quindi avere Facebook perennemente aperto in ufficio in un giorno del genere? Dovermi in qualche modo trattenere dal piangere tutto il tempo perché oggi Facebook mi notifica solo messaggi di AMORE verso di te che ci hai lasciati così senza un saluto?! Secondo te, lavorato io oggi?! Assolutamente no!
Penso a te tutto il tempo, sto guardando foto, leggo messaggi, tutto questo fa male.
Perché Fabrizio mi avevi conquistata… con la tua energia, il tuo sorriso, la tua immensa voglia di vivere, l’altruismo e la generosità, il tuo essere amico di Marino e il tuo volermi bene.
Sì, perché Fabrizio voleva bene a tutti i suoi “Marziani”, anche a quelli meno attivi.

Quando ancora non lo conoscevo e sentivo Marino che parlava sempre, ammetto che non capivo. Mi parlava di questo Fabrizio, delle varie corse, delle missioni, dei progetti futuri e rideva nel raccontarmi certe scene e nel ripetermi le frasi ironiche e sarcastiche che il Capitano rivolgeva a lui e agli altri.
Fabrizio veniva nominato in continuazione, Marino lo adorava. Col tempo ho capito che aveva finalmente trovato una persona con i suoi stessi pensieri e valori. Con Fabrizio si sentiva completo perché riusciva a fare quello che aveva da anni sognato (“Cambiare il mondo”) ma senza riuscirci appieno.
Fabrizio era COSI’… un vulcano di parole, pensieri, opere, iniziative in continua eruzione ed era impossibile restare indifferenti. L’ho capito subito quando l’ho incontrato la prima volta e ha conquistato anche me.

Mi passano davanti agli occhi tante scene vissute e le risate che mi hai fatto fare durante alcune missioni e soprattutto durante i tre anni di tour della Color Run.
Mi ricordo il tuo ultimo abbraccio e i pensieri premurosi che mi arrivavano da te tramite Marino.
Penso alla tua adorata Claudia e al piccolo Vito che aveva un padre speciale che noi tutti dovremo raccontargli.
Penso ai Podisti da Marte, a quello che hai fatto per noi marziani e per tantissime associazioni no profit e onlus, unendo lo sport alla beneficienza. Tutti i post su facebook e gli articoli della stampa lo dimostrano.
E ora cosa succederà?
Tu sei insostituibile, Fabri.
Noi tutti possiamo avere idee, progetti, entusiasmo per portare avanti i tuoi ideali, per aiutare il prossimo, ma non ho mai conosciuto nessuno come te COSI’ buono ma anche chiacchierone, sorridente, geniale, ironico, dissacrante e “follemente sano”.
Però stai tranquillo. Sicuramente uniremo le forze e continueremo a fare del bene così come tu ci hai insegnato. Se no, lo so già... non ce lo perdonerai mai.

Mi mancherai Fabrizio. Molto di più di quanto tu potessi immaginare. Non ti ho visto troppe volte nella mia vita, ma sono felicissima di averti conosciuto e per quel poco ti porterò sempre nel mio cuore.
Un giorno poi ci ri-incontreremo e chissà… forse riuscirai a convincere anche me a diventare una runner. D’altronde là tutto è possibile.
Grazie per tutto quello che hai fatto. La tua è stata una vita troppo breve e ancora potevi fare tanto ma sicuramente è stata piena. Molti dovrebbero prendere esempio da te.
Perché l’unica verità è che “Non sappiamo quando moriremo, ma possiamo decidere come vivere” (cit. Il Capitano de I Podisti da Marte)
Sbagliamo, non ci diamo mai importanza perché in un certo senso ci sentiamo invincibili, e invece il messaggio deve essere che dobbiamo sempre vivere la vita al meglio perché non saremo su questa terra per sempre.
Ciao Podista da Marte. Grazie a te i nostri cuori sono Gialli.






Nessun commento:

Posta un commento