Del poeta…
E dopo il “tour enogastronomico” del precedente post, cambio
radicalmente argomento per aprire una parentesi più intellettuale. Ma è poi
così vero che le due tematiche non hanno nulla a che fare l’una con l’altra?
Probabilmente no e non solo per averlo letto su quel
bigliettino da visita dell’enoteca.
Ma partiamo proprio da quello che è il filo conduttore dei
tre post.
Infatti se penso a quell’enoteca la mia immaginazione mi
porta al concetto dei caffè letterari in cui si incontravano le personalità più
illustri del tempo: letterati, poeti, artisti e politici.
Perché allora andavano per la maggiore i caffè, mentre oggi
sono più di nicchia le enoteche. E se poi sono enoteche letterarie…
Ma come è possibile che possa nascere questa unione
eno-poetica?
Probabilmente in maniera molto naturale perché sia leggere e
scrivere poesie che bere un buon vino, fanno provare delle sensazioni
personali, delle suggestioni che possono portare chiunque se ne intenda a
tracciare un parallelismo tra poetica e degustazione.
Appurato quindi che esiste un nesso fra vino e poesia, da
quale pensiero è nato invece l’accostamento fra poesia e la mia vacanza
itinerante che sto raccontando, fra il “poeta” e il viaggio?
La risposta è molto più immediata di quanto si pensi.
Sicuramente perché la poesia è l’arte e la tecnica di
esprimere in versi esperienze, idee, emozioni e fantasie, che è poi il concetto
base di questo blog. Non scrivo in rima, ma cerco di lasciare fluire i miei
pensieri raccontando ciò che mi succede e in particolar modo ciò che mi
colpisce e mi trasmette una grande emozione, come la vacanza in questione.
Statua di Giacomo Leopardi a Recanati |
“Ora respiro/la stessa aria che fu/dell’infinito”
Insomma, la tappa a Recanati lo ha nobilitato: da “bevitore
e mangiatore” è passato a essere “poeta”.
Però il vero motivo per cui mi sento di accostare poesia e
viaggio, è la risposta alla domanda: che cos’è la poesia? O meglio, che cosa è
poesia? Che sono due domande sottilmente differenti. Perché alla prima basta
rispondere con la definizione che ne dà il vocabolario della lingua italiana,
ma rispondere alla seconda risulta essere molto più complesso. Se non altro
perché mette in gioco la soggettività e rimanda al contesto in cui è stata
composta e in cui viene letta.
Difficile dire cosa sia Poesia oggi.
Si può fare una distinzione fra poesie scritte per comunicare un messaggio e tra poesie più intime, scritte più per se stessi, ma secondo me la poesia è libera, non ha confini delimitabili.
Si può fare una distinzione fra poesie scritte per comunicare un messaggio e tra poesie più intime, scritte più per se stessi, ma secondo me la poesia è libera, non ha confini delimitabili.
E’ come la musica che deve stimolare pensieri, sensazioni,
ricordi attraverso le parole, ma soprattutto per un “poeta” inteso come persona
dotata di grande sensibilità e immaginazione, è tutto ciò che ci circonda,
tutto ciò che riesce a comunicare qualcosa.
Poesia sono gli stessi oggetti che percepiamo e che
rivediamo attraverso l’anima; poesia è tutto ci che mi suscita un sentimento,
un’emozione.
C’è poesia… nella scelta di un viaggio itinerante alla
scoperta di nuovi luoghi, nuove usanze e nuove persone;
C’è poesia… nella partecipazione al matrimonio di una cara
amica che abita a 800 km
da te (Volturino);
C’è poesia… nell’immortalare con numerosi scatti fotografici
gli attimi di questo viaggio;
C’è poesia… nell’osservare una composizione floreale
galleggiante o una lanterna volante (Cerignola – ricevimento di nozze);
C’è poesia… nell’osservare distese di ulivi e ripensare a
film e libri che si svolgono in questi luoghi (Puglia e Abruzzo);
C’è poesia… nel guardare il mare di notte illuminato dal
chiarore della luna (Vieste);
C’è poesia… nell’incontro con una persona dopo 27 anni
(Campobasso);
C’è poesia… nel conoscere persone nuove che ti accolgono con
un sorriso (Campobasso, Chieti e Roseto degli Abruzzi);
C’è poesia… nell’accompagnare le chiacchiere con un buon
vino rosso (Roseto degli Abruzzi);
C’è poesia… nel vedere realizzato l’amore verso il prossimo
(Fondazione Piccola Opera Charitas – Giulianova);
C’è poesia… nello scrutare l’orizzonte dalla cima di un
colle (Recanati);
C’è poesia… nel percorrere faticose salite a piedi per
raggiungere un luogo sacro e il suo mistero (Loreto);
C’è poesia… nel relax a bordo piscina, svuotando la mente e
sentendosi liberi (Urbino);
C’è poesia… nei colori del tramonto;
C’è poesia… nel tornare a visitare un luogo dopo una decina
d’anni e pensare a quante cose sono successe nel frattempo (Urbino);
C’è poesia… nel salutarsi con un bacio e sentire già la
mancanza dell’altra persona;
Perché c’è sempre poesia nell’aria, intorno a noi…
C’è poesia dentro di noi.
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